L'Abruzzo si sbriciola, Berlusconi divorzia, a Roma si pensa seriamente al circus della Formula Uno fra giardini e laghetti dell'Eur, un mio vecchio amico mi dice di avere avuto un infarto a settembre scorso (io non ne sapevo nulla), nelle acque territoriali italiane s'intercettano e si dirottano verso Libia e company i barconi della speranza, ed un mucchio di altre schifezze. Ecco, ho perso l'occasione di scrivere qualche mia baggianata su tutti questi argomenti, qualcosa mi è pure sfuggita, poco importa...
Fra tutte le notizie che ho citato la meno peggio sarebbe stata quella della Formula Uno a Roma (passerebbe sotto le finestre di mio cugino, io mi piazzerei li per tutto il periodo delle prove e della gara), presenta però due stonature: 1) forse la Ferrari non ci sarà; 2) sicuramente comporterebbe un mese d'inferno per la viabilità romana (gli organizzatori parlano d'impatto zero io ci credo poco). Certo sarebbe un'idea fantastica lo stesso... peccato che sono 30 anni che lo sento dire e non se ne è mai fatto nulla, vedremo.
Mia moglie dice che prendo tutto alla leggera. Forse è vero, però penso spesso che le arrabbiature fini a se stesse fanno solo male al fegato, nonostante tutto è difficile controllarsi, quando ci si riesce è senz'altro meglio.
Io cerco di pensare positivo anche quando tutto va a rotoli, prendi la crisi economica, per esempio, poveraccio ero e poveraccio sono rimasto, non mi sembra che sia cambiato granché...
Vado in giro sugli autobus e prendo il caffè al bar, ovunque la gente si lamenta e parla della crisi economica... MA CHE PALLE! Manco fossero tutti imprenditori...
Pure gli imprenditori vorrei capire di cosa si lamentano, a loro basta licenziare 10, 100, 1000 dipendenti che i conti tornano sempre. Sono troppo qualunquista? Non credo. Comunque fasciarsi troppo la testa non serve a niente. Ricordo che in gioventù lessi "le vostre zone erronee" di Wayne W. Dyer, è un libro del 1980 che consiglio di leggere a tutti. E' molto illuminante su tutte le cause dello stress che ci attananaglia la mente. Non so dire se sia stato Wayne a cambiarmi la vita, certo è che mia moglie mi ritiene uno che prende alla leggera tutto... Forse ero già così :)
2 commenti:
Prendere la vita con leggerezza è una gran virtù (e una gran fortuna). Bisogna forse stare attenti che la leggerezza non ci impedisca di vedere i segnali preoccupanti per il nostro futuro, la nostra libertà, il nostro benessere. Sul gran premio taccio e tacendo credo si intuisca come la penso :)
Buon fine maggio...
quello che stavo cercando, grazie
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