Peter Bressler, il designer e docente a contratto dell'università della Pennsylvania è stato chiamato da Apple per confermare la propria tesi accusatoria: Samsung ottiene qualche vantaggio a copiare le icone da quelle di Apple? Tuttavia, l'ex presidente della Industrial Design Society of America non si è espresso in modo chiaro su quello che rischia di essere l'interrogativo intorno al quale ruota tutto il processo. Ovvero: le somiglianze nel design e nelle interfacce dei dispositivi possono aver indotto i consumatori a confondere i brand? In altre parole, Apple ha perso quote di mercato a causa del presunta violazione dei brevetti di Samsung? Bressler su questo punto ha affermato che è improbabile che qualcuno possa confondere i due marchi nell'atto dell'acquisto.
Ecco cosa sta avvenendo dopo la morte di Steve Jobbs (che se la starà ridendo a crepapelle).
Tutti a litigare sull'inutile. Insomma, che ai coreani piace scopiazzare non è un mistero, lo fanno da secoli anche i cinesi ed i giapponesi quindi dove sta la novità? Se qui si vuole discutere del vantaggio o meno di copiare scadremmo nel ridicolo, certo che che si ha un vantaggio, tu copi uno migliore di te, abbassi il prezzo, magari lo perfezioni e lo rendi più appetibile... grazie al piffero che ne avrai un vantaggio... la concorrenza in genere si comporta così...
Il problema è che Apple è un colosso commerciale che si è ammalato di speculazionismo (l'ho inventata io questa parola). In pratica Apple è sempre stato un brand d'elite a cui importava un fico secco di non essere ai primi posti delle classifiche di vendita, il suo fatturato faceva comunque invidia a parecchi concorrenti ma il punto non stava li.
I prodotti Apple erano acquistati dagli amanti di una certa filosofia di vita, dai fanatici ma soprattutto dai veri professionisti grafici. Poi Steve Jobbs ha avuto la sua visione mistica di rendere Apple accessibile a tutti. Ha fatto abbassare i prezzi? Macchè, ha cominciato a bombardarci con i-pod, i-pad, i-phone e cavoli vari. Abbiamo comiciato a vedere Apple dappertutto, ad un certo momento sembrava di vivere in un mondo tutto bianco (e pensare che prima si associava Apple ai colori ottenuti dalle meravigliose schede grafiche). Tutto rigorosamente carissimo ma guai a non possederlo, magari uno va a rubare per comprarlo, ma vuoi mettere?
Tempo fa conobbi un responsabile commerciale Apple a Roma, lui mi raccontò con sguardo malinconico e nostalgico di non riconoscersi più nel marchio che lo aveva fatto sognare per una vita intera, lui odia profondamente gli i-pod, i-pad, i-phone ecc, non per il prodotto in se (che lui possiede) ma perchè ormai ce l'hanno tutti e non si ha più soddisfazione ad averli.
In pratica Apple rimane un marchio d'elite per quanto riguarda i PC ma è assolutamente commerciale per tutto il settore telefonia, musica da "passeggio" e tablet.
Adesso gli irritanti eredi di Steve Jobbs si accalorano a dimostrare di essere stati copiati... ma che ve ne importa dico io, se volete fare la guerra ai vostri vicini di banco (perchè copiano) fate pure, è risaputo che chi copia spesso fa più bella figura di noi perchè ci preoccupiamo solo di quello.
Per carità qui sono in ballo parecchi miliardi di dollari, non si possono fare discorsi troppo semplicistici, però farsi condizionare in negativo dalla concorrenza e rivolgersi ai giudici per ottenere ragione spesso segna il declino di un'azienda. Al momento mi sembra che ne esce meglio Samsung perchè non si sta facendo trascinare nella mischia e si difende. Alla gente piace chi si difende più di chi attacca per primo, sta nella natura umana, se fossi nello staff decisionale di Apple ci penserei su contando prima fino a 1000, fate voi...
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