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7 mar 2006

Chi ricorda la fusione fredda?

Si perde ormai nella memoria il ricordo dell'annuncio senzazionalistico della notizia che si poteva produrre energia con una semplice ed economica fusione a freddo anzichè impiegando costosi e pericolosi reattori nucleari per produrre energia con la classica fissione nucleare. La fusione nucleare accettata e praticata dalla comunità scientifica ufficiale è solo quella "a caldo". Gli esperimenti di fusione nucleare classica, ossia producendo enormi ed incontrollabili quantità di calore (viene riprodotto lo stesso processo di fusione del Sole), hanno avuto, però, come sconfortante risultato quello di produrre energia solo per brevi istanti, per non rischiare l'incontrollabilità.
E la scoperta degli scienziati Pons e Fleischmann nel 1989? Che fine ha fatto? Possibile che dicessero solo fandonie?
Difficile trovare in Rete notizie aggiornate sull'argomento, come mai?
Eppure, come è stato in seguito alla scoperta dimostrato da altri scienziati, continuare la ricerca aprirebbe interessanti scenari nella produzione di energia a basso costo e soprattutto non inquinante.
Una bella puntata della trasmissione televisiva italiana "Report", su Rai TRE, mercoledì 24 settembre 1997 alle 23.00 del 1997, cercò di riaprire l'interesse sull'argomento. A distanza di 9 anni, almeno in Italia, è rimasto un grido nel vuoto, anzi c'è chi, a dispetto del referendum conclusosi con la vittoria del NO! al Nucleare, ha avuto il coraggio di dire: "bisogna tornare a parlare del Nucleare senza tabù."
Per scoraggiare gli esperimenti sulla fusione a freddo tutta la "scienza ufficiale" si è subito affannata a dire che continuare tali esperimenti  era antieconomico e poco producente, assolutamente falso, esperimenti (non finanziati dalla politica) hanno invece avuto successo spendendo pochissime risorse, Jean Louis Naudin, nel suo sito aperto nel 2003 lo spiega in modo abbastanza esauriente.

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