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8 mar 2006

La pietra filosofale


Alla fine la natura, stanca di essere vituperata ed offesa, ha offerto all'uomo il sistema per produrre energia a bassissimo costo ed impatto ambientale "O".
Il significato del titolo è presto spiegato, l'alchimia studiava la possibilità empirica di trasmutare i metalli in oro, la scienza moderna, invece è riuscita a trasmutare i metalli in altre sostanze, non importa quali, nel processo di fusione nucleare si produce energia, tanta energia, almeno 1.000 volte quella impiegata per produrla.
Si tratta della tanto infangata Fusione a freddo di cui l'umanità ha improvvisamente sentito parlare nell'ormai lontano marzo 1989, grazie alla divulgazione degli esperimenti scientifici di Pons e Fleischmann.
L'incredibile popolarità della scoperta venne subito smorzata dai mass media e dalla scienza ufficiale che si affannò in fretta e furia a denigrare i due scienziati come impostori e ciarlatani, "La fusione nucleare è una bufala", solo questo, la maggior parte di noi si ricorda. Potenza dei mass media.
Ma la ricerca, a discapito dei numerosi ostacoli burocratici è andata avanti, si può dire con mezzi quasi di fortuna, fino ad arrivare a risultati certi e riproducibili, ancora a livello sperimentale, ma incoraggianti.
Se solo si riuscisse a creare interesse nella faccenda il gioco sarebbe fatto.
Improvvisamente, venendo al pettine i numerosi inconvenienti delle centrali nucleari classiche, quelle che sfruttano la fissione e producono notevoli quantità di pericolosissime scorie radioattive, la comunitò scientifica internazionale, quella ufficiale, si è ricordata dell'antica Bufala. Ebbene si, qualcuno si è ricordato che due scienziati pazzi e forse qualche loro seguace, era riuscito a poco prezzo a trasmutare elementi chimici in altri elementi. Miracolo, improvvisamente la fusione nucleare fredda funziona. Ma come, era una bufala, era troppo costosa, non poteva funzionare...
Grazie alla constatazione che trasmutare le scorie di cesio e di stronzio, ossia i loro isotopi radioattivi, è possibile, grazie alla fusione a freddo, improvvisamente si sono aperti nuovi orizzonti.
Ipocriti.
Comunque l'importante è che si è ricominciato a parlarne, il problema è, come sempre accade nella nostra società, è scattato subito l'interesse nel momento in cui si è intravisto la possibilità di continuare loschi traffici.
E si perchè aver trovato il modo di rendere innocue le scorie radioattive potrà essere usato come buon deterrente per continuare la proliferazione del nucleare cattivo, ossia le centrali a fissione, di cui si sa bene quale pericolo rappresentano (incidenti sempre possibili, vedi Chernobyl).
Anzichè investire nella economicissima fusione a freddo, i potenti vogliono continuare ed in alcuni casi riprendere a lucrare sul nucleare, ora hanno anche l'aiuto per smaltire le ingombranti scorie.
Sensibilizzare l'opinione pubblica con mezzi di fortuna, come quelli utilizzati da Pons e Fleischmann, è come fermare un elefante in corsa, a volte però basta un topolino...
per il post è stato preso spunto da articolo comparso sul sito de "Il Giornale" n. 20 del 25/01/06

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