Chernobyl non va dimenticata

Sono passati 20 anni dal disastro nucleare peggiore che la storia ricordi: l'esplosione di uno dei reattori dell'impianto termonucleare di Chernobyl. Forse non tutti si rendono conto che quello che è avvenuto una volta può succedere ancora in un altro luogo qualsiasi della terra.
Abbiamo sentito più volte che la casistica che simili incidenti si possano verificare di nuovo è piuttosto scarsa, è stato anche detto che nell'ex Unione Sovietica ciò è potuto accadere perchè le poche risorse di quello Stato in agonia non erano sufficienti a garantire le adeguate misure di sicurezza agli impianti nucleari.
Forse è così.
Il punto è un altro, quando l'ex URSS ha avviato le proprie ricerche nel campo del nucleare ed ha costruito gli impianti di fissione era la massima superpotenza mondiale insieme agli USA, il declino c'è stato dopo. Chi ci assicura che il benessere di un paese duri per sempre? Chi può affermare che quel paese poi sarà sempre in grado di mantenere alte le misure di sicurezza?
E' noto che un impianto nucleare, una volta messo in funzione, non può essere "spento", basti pensare che in Italia, nonostante il referendum abrogativo ne abbiamo in funzione ancora 4, che, oltretutto, anche se non producono energia eletteica perchè disattivate, assorbono notevoli risorse per il loro mantenimento.
Le centrali termonucleari sono il prodotto più infimo che l'uomo abbia mai potuto realizzare, il loro utilizzo non è affatto economico, come i governi ci vogliono far credere, e gli svantaggi sono di gran lunga superiori ai vantaggi che ne possono derivare.
Una centrale termonucleare è una miniera di rifiuti tossici, ne vengono già oggi prodotti in tale quantità che è diventato un problema il loro smaltimento e messa in sicurezza, ci sono governi senza scrupoli che incaricano società di losca fama a far "sparire" le scorie radioattive, è dimostrato che grandi quantità si trovano ora in fondo all'oceano, i contenitori in cui sono state stipate non resisteranno in eterno e prima o poi libereranno il loro contenuto letale. Il governo USA dopo 20 anni di dibattiti ha approvato al costruzione di due giganteschi depositi sotterranei dove conservare tutte le scorie americane (attualmente occupano il volume di circa 37 milioni di metri cubi!).
Un pò meno si sa di quello che sta accadendo nell'attuale Russia o negli altri stati che utilizzano il nucleare sparsi nel mondo, ma il discorso si ripete simile un pò ovunque.
Il mio pensiero è che lo sviluppo degli impianti nucleari abbia avuto ed ha tutt'ora il principale scopo di produrre armi. Non scopro certo l'acqua calda, basti pensare l'incredibile preoccupazione che sta destando la determinazione dell'Iran che ha riavviato il proprio programma nucleare, il suo presidente assicura che si tratta di un interesse per soli scopi pacifici, se è così perchè hanno tutti paura? Coda di paglia?

Addirittura gli USA si preparano ad attaccare l'Iran, non è nemmeno escluso l'utilizzo di armi nucleari. Mi sembra giusto, se vuoi impedire a qualcuno di utilizzare la bomba atomica è meglio fargli capire subito quanto essa è "cattiva".