Ma tu guarda un pó!
Quando leggevo le storie di spaccati metropolitani che capitavano sugli autobus dell'Atac mi facevano sorridere e pensavo: simpatiche queste storielle, un pó esagerate e caricaturali peró.
Ma 'dde che! (come diciamo noi vicino Cambridge), sentite un pó che mi é successo ieri pomeriggio sul 63:
Me ne stavo tutto tranquillo su uno dei "comodi" 4 posti stile diligenza che stanno adesso sul fondo degli autobus di Roma, d'un tratto scorgo una simpatica ape che svolazzava accanto al finestrino. Cercava invano di uscire ma tutti i finestrini erano bloccati, vaglielo a spiegare tu ad un'ape che si scende dalla porta centrale...
A me piacciono molto le api e so perfettamente che se tu non gli rompi le scatole loro se ne stanno buone buone per i fatti loro. Ma ecco che se ne accorge una signora seduta sul sedile dietro il mio...
- AAAAAAHHH una vespa una vespa, gridava come un'ossessa.
- É solo un'ape, le dissi io cercando di tranquillizzarla
macché, la signora strillava sempre di piú.
La figlia che le stava accanto (una ragazza di almeno 20 anni) disse a sua madre:
- ecco dai il giornale al signore (alludendo a me) che l'ammazza lui.
La signora, tutta tremolante, mi da il giornale (uno di quelli gratis che ormai hanno infestato Roma)
- tenga, ammazzi quella bestiaccia!
Io prendo il giornale un pó titubante e cerco di spingere la piccola ape lontano dalla signora
- ma che fa? si sbrighi l'ammazzi insomma!
- E perché dovrei ucciderla? Che male vi ha fatto, é innocua.
- Ma questo é tutto matto! mi sento dire alle spalle.
In effetti mi sono sorpreso a difendere l'ape come se fosse stata mia sorella (il bello é che sono figlio unico), d'un tratto mi capacito in che posizione mi ero messo ma ormai il dado era tratto e la ritirata ormai impossibile:
- perché non vi guardate allo specchio razza di fifoni, state facendo un baccano infernale per un'ape che ha piú paura di voi! dissi rivolgendomi nel vuoto (forse sono davvero un pó matto).
A quel punto si alza un vecchio traballante con gli occhi spiritati che mi intima con tono da camicia nera:
- si sposti, mi dia quel giornale: esaltato! l'ammazzo io quell'animale!!!
- Ma guarda che situazione - pensai - No non mi sposto, e lei si vada a rimettere seduto che se casca per terra altro che puntura di ape!
Il vecchio si é andato a rimettere seduto ma continuava a borbottare tutto agitato: se le entra nella camicia vedrá se la pungerá!
Povera ape in che razza di pasticcio si era cacciata. Finalmente arrivo a Largo Somalia e mi allontano da quella gabbia di pazzi furiosi, mentre scendo sento un certo brusio crescente:
- finalmente se ne va quer disgraziato, ma che se crede d'esse, San Francesco? damme quer giornale che adesso la sistemiamo per le feste ... SPAF ... dove voli bestiaccia? SPAF SPAF, SCIAK! l'ho beccata, eccola qua sta disgraita!
Una massa di assassini, ecco con chi viviamo, una societá con la cultura della morte innata nel propio DNA... e poi l'esaltato sono io...
Quando leggevo le storie di spaccati metropolitani che capitavano sugli autobus dell'Atac mi facevano sorridere e pensavo: simpatiche queste storielle, un pó esagerate e caricaturali peró.
Ma 'dde che! (come diciamo noi vicino Cambridge), sentite un pó che mi é successo ieri pomeriggio sul 63:
Me ne stavo tutto tranquillo su uno dei "comodi" 4 posti stile diligenza che stanno adesso sul fondo degli autobus di Roma, d'un tratto scorgo una simpatica ape che svolazzava accanto al finestrino. Cercava invano di uscire ma tutti i finestrini erano bloccati, vaglielo a spiegare tu ad un'ape che si scende dalla porta centrale...
A me piacciono molto le api e so perfettamente che se tu non gli rompi le scatole loro se ne stanno buone buone per i fatti loro. Ma ecco che se ne accorge una signora seduta sul sedile dietro il mio...
- AAAAAAHHH una vespa una vespa, gridava come un'ossessa.
- É solo un'ape, le dissi io cercando di tranquillizzarla
macché, la signora strillava sempre di piú.
La figlia che le stava accanto (una ragazza di almeno 20 anni) disse a sua madre:
- ecco dai il giornale al signore (alludendo a me) che l'ammazza lui.
La signora, tutta tremolante, mi da il giornale (uno di quelli gratis che ormai hanno infestato Roma)
- tenga, ammazzi quella bestiaccia!
Io prendo il giornale un pó titubante e cerco di spingere la piccola ape lontano dalla signora
- ma che fa? si sbrighi l'ammazzi insomma!
- E perché dovrei ucciderla? Che male vi ha fatto, é innocua.
- Ma questo é tutto matto! mi sento dire alle spalle.
In effetti mi sono sorpreso a difendere l'ape come se fosse stata mia sorella (il bello é che sono figlio unico), d'un tratto mi capacito in che posizione mi ero messo ma ormai il dado era tratto e la ritirata ormai impossibile:
- perché non vi guardate allo specchio razza di fifoni, state facendo un baccano infernale per un'ape che ha piú paura di voi! dissi rivolgendomi nel vuoto (forse sono davvero un pó matto).
A quel punto si alza un vecchio traballante con gli occhi spiritati che mi intima con tono da camicia nera:
- si sposti, mi dia quel giornale: esaltato! l'ammazzo io quell'animale!!!
- Ma guarda che situazione - pensai - No non mi sposto, e lei si vada a rimettere seduto che se casca per terra altro che puntura di ape!
Il vecchio si é andato a rimettere seduto ma continuava a borbottare tutto agitato: se le entra nella camicia vedrá se la pungerá!
Povera ape in che razza di pasticcio si era cacciata. Finalmente arrivo a Largo Somalia e mi allontano da quella gabbia di pazzi furiosi, mentre scendo sento un certo brusio crescente:
- finalmente se ne va quer disgraziato, ma che se crede d'esse, San Francesco? damme quer giornale che adesso la sistemiamo per le feste ... SPAF ... dove voli bestiaccia? SPAF SPAF, SCIAK! l'ho beccata, eccola qua sta disgraita!
Una massa di assassini, ecco con chi viviamo, una societá con la cultura della morte innata nel propio DNA... e poi l'esaltato sono io...
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