A volte è ardua e tortuosa la via verso il successo, al Berluska, per esempio, per ottenere il suo scopo, piace farsi tirare le pietre addosso, persegue ostinatamente l'assalto all'arma bianca verso i suoi avversari politici senza esclusione di colpi, a forza di prendere bastonate alla fine ottiene ciò che vuole, per sfinimento dell'avversario.
Fare rumore e suscitare clamore, questo è l'importante, poco importa se si dicono castronerie.
Aggiungere carne al fuoco e commentare le recenti e assurde accuse mosse alla città eterna da Silvio B., non servirà a portare nulla di nuovo al dibattito, se qualcuno non ha capito di cosa sto parlando, mi riferisco alle esternazioni da baretto dello sport del Berluska, rivolte nei confronti di Roma e della sua giunta comunale, che, a suo dire, hanno ridotto Roma ad un ricettacolo di drogati, sbandati, e gente che vive nelle favelas.
Ci voleva poco a sferrare un attacco del genere, sono tutti problemi che a Roma esistono, forse sono anche in aumento, ma è assurdo affermare che il sindaco non faccia niente per risolvere questo disagio e che sia lui il responsabile di tutto ciò.
Ê inutile anche ricordare che è l'intero mondo occidentale ad alimentare simili contrasti, sempre più marcati, tra ricco e povero, al nord Italia la soluzione nel cassetto l'hanno già trovata: basta cacciare tutti gli indesiderati e precludere gli ingressi agli stranieri, sono loro la fonte di tutti i nostri guai, allontaniamo loro ed i nostri problemi saranno tutti risolti.
Poveri illusi, mi fanno un pò pena.
Io vivo a Roma e dintorni da quasi 40 anni, non sono un'eternità ma è quasi mezzo secolo, quelli della mia generazione non hanno assistito alla guerra vera (meno male), ma hanno vissuto la giovinezza in piena guerra fredda, dove tutto o era rosso o era nero, la guerra c'era stata e ricominciare da capo non è stato facile per nessuno.
Io me lo ricordo il terrorismo, mi ricordo la paura che provavano i nostri genitori ad uscire di casa, ricordo il sequestro Moro, la strage di Bologna e tante altre cose.
In tutta questa desolazione le grandi città erano ricettacolo di povertà, droga, malavita, mafia. Roma non era diversa dalle altre città, i problemi che c'erano qui erano gli stessi in tutte le grandi metropoli.
Ora Roma è molto più grande di quanto lo era negli anni '70, è cresciuta a dismisura, conta milioni di abitanti e centinaia di migliaia di persone, anche solo di passaggio, o che fanno la spola con l'hinterland.
Vogliamo paragonare la Roma degli anni '70 ad oggi, quando solo per pensare di costruire un parcheggio bisognava corrompere funzionari, amministratori locali, assessori, politici, ecc...?
Vogliamo paragonare come era Roma con le giunte comunali prima di Francesco Rutelli, con il centro storico ridotto ad una Casbah, l'area dei templi di Torre Argentina ed il Foro Romano sommersi dai rifiuti? Vogliamo paragonare come era Roma prima della "cura del ferro", iniziata dai Verdi di Rutelli e continuata dalla giunta Veltroni?
Vogliamo criticare pure la Notte Bianca, la Festa del Cinema, il concerto del I Maggio, la Maratona di Roma? Sono tutte manifestazioni che costano un sacco di soldi ma che danno lustro e notorietà ad una città che poche altre nel mondo meritano, l'indotto di turismo che generano ripagano di tutti gli "sforzi" economici che la città deve sostenere. Vogliamo paragonare il turismo che c'era a Roma fino a quindici anni fa? Andate a leggere le statistiche che piacciono tanto al Berluska (non quelle che dice lui però), io conosco molti operatori del turismo, fino a dieci anni fa la "stagione alta" a Roma durava non più di due tre mesi, adesso l'afflusso turistico è alto tutto l'anno.
L'Auditorium ce l'ha regalato Milano? Il risanamento dei musei romani li ha pagati Berluska?
A Roma ci sono i drogati? Visto quanti ce ne sono nel mondo un'affermazione simile rasenta il ridicolo.
2 commenti:
In due parole Roma migliora a vista d'occhio, sta lentamente diventando una città come Londra o Parigi dove si fanno le tendenze...
Io amo Roma e guai a chi me la tocca, A Vittorio Sgarbi che recentemente ha dichiarato più o meno così: "esportiamo il modello romano a Milano così metteremo il nostro arrosto al posto del vostro fumo", rispondo: mi dica, dott. Sgarbi, almeno 2 buone ragioni per cui un turista qualsiasi dovrebbe venire a Milano, la prima è il duomo (che a me non piace in modo particolare), trovo però difficoltà a trovare la seconda...
Posta un commento