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23 gen 2011

Giornata della Memoria 2011





Il "passato che non passa" è il giorno della Memoria. Così il 27 gennaio tutti ricorderanno l'apertura dei cancelli di Auschwitz, una commemorazione ricca di eventi che ha l'obiettivo di non far dimenticare l'Olocausto. In tanti hanno lavorato per questo, è terminata ieri la due giorni di messa in possa delle 54 nuove pietre d'inciampo - ideate dall'artista tedesco Guenter Demnig - in cinque municipi e già si avviano nuove iniziative. L'evento clou ci sarà però il 27 (alle 20) davanti alla Sinagoga sul Lungotevere dè Cenci: sarà organizzato dalla fondazione della Shoah e dalla Consulta della Comunità ebraica. Ci saranno i sopravvissuti ai campi di sterminio che, presentati da Marcello Pezzetti, racconteranno i loro inferni. "Sono 13 i testimoni ancora vivi - dice Elvira Di Cave, presidente della consulta della comunità - e noi speriamo di portarne dieci. L'anno scorso c'erano 1.870 persone. È davvero fondamentale dare voce ai testimoni. L'interrogativo "tu come ti sei salvato, e perché gli altri no?" li tormenta. Prima volevano soltanto dimenticare, poi hanno sentito che senza testimoniare nessuno avrebbe creduto fino in fondo ai crimini commessi dai tedeschi. Ora parlano a tutti, sempre, rinnovando ogni volta il loro dolore".
 Da Repubblica 23 Gennaio 2011
Nel novembre 1944, per paura dell'avanzata dell'Armata Rossa, Himmler dà ordine di cessare le esecuzioni nelle camere a gas e lascia demolire sia le camere a gas stesse che i forni crematori allo scopo di nascondere le prove del genocidio, i tedeschi distrussero solo le camere e i forni di Birkenau, perché quella di Auschwitz  servì come rifugio "antibomba" A quell'epoca ad Auschwitz erano stati uccisi oltre 1 milione di esseri umani.
In totale furono deportate ad Auschwitz più di 1 milione e 300 mila persone. 900.000 furono uccise subito al loro arrivo e altre 200.000 morirono a causa di malattie, fame o furono uccise poco dopo il loro arrivo.
Il 27 gennaio 1945 il campo di concentramento di Auschwitz  viene liberato dalle truppe sovietiche. La prima armata che entrò nel lager fu la LX Armata del Primo Fronte Ucraino. Vennero trovati circa 7.000 prigionieri ancora in vita. Inoltre, vennero trovati migliaia di indumenti abbandonati, oggetti vari che possedevano i prigionieri prima di entrare nel lager e 8 tonnellate di capelli umani imballati e pronti per il trasporto.
 Da Wikipedia

Ogni popolo ha qualcosa che è accaduto nella propria storia da ricordare: date, eventi, personaggi...
Tutto il mondo, però, non deve mai dimenticare ciò che venne fatto al popolo degli ebrei, tutto il mondo non deve mai dimenticare di aver assistito in silenzio o con inimmaginabile partecipazione compiaciuta.
Ormai i testimoni che hanno assistito ad orrori impensabili sono rimasti pochissimi, presto scompariranno anche gli ultimi sopravvissuti. Quando arriverà quel momento ci sarà qualcuno (è già c'è) che comincerà con rinnovato vigore a sostenere che ormai è necessario dimenticare quei brutti momenti e girare finalmente pagina. Peggio ancora sono quelli che producono prove su prove che tutto l'Olocausto è stata un'invenzione per screditare l'idea di un mondo diverso, troppo spesso si sente dire: "la storia la scrivono i vincitori....".
Io ho 43 anni, non ero nato al tempo delle persecuzioni. Non sono nemmeno ebreo, zingaro, omosessuale o mongoloide, non ho mai subito discriminazioni di alcun genere. Non per questo mi sento fortunato, al contrario sento continuamente un senso di disgusto nei confronti dei miei "simili", mi sento addosso la colpa delle persecuzioni come se le avessi commesse io stesso.
Ogni anno in questi giorni ritengo di avere il dovere di partecipare, nel mio piccolo, a questa giornata terribile.
Il titolo del video è "Se cerchi il diavolo basta cercare nel cuore umano", (io lo avrei piuttosto intitolato:  "Se cerchi il diavolo basta cercare nel tuo cuore"), il passato non passa mai, rimane sempre dentro di noi, l'Olocausto si ripete ogni giorno in ogni angolo della terra, non è stato un'invenzione 66 anni fa e non è un invenzione ora.

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