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6 ago 2011

Hartsfield-Jackson Atlanta International Airport: istruzioni per i viaggiatori

Atrio Hartsfield Jackson Atlanta International Airport
Insomma sono ad Atlanta.
Vorrei raccontare qualcosa di utile per i viaggiatori che decidono di venire qui per la prima volta, come me insomma...
Mia zia Lucy gia' da due mesi prima della partenza mi ha messo un ansia addosso perche' era convinta che mi sarei perso nell'aereoporto di Atlanta.
In effetti l'Hartsfield-Jackson Atlanta International Airport e' l'Hub piu' grande del mondo, o cosi' dicono.
Quando atterri ti accorgi subito di non essere piu' in Europa, soprattutto di non essere in Italia.
Le piste sono lisce come tavoli da biliardo e dopo ti accorgerai che anche tutte le strade sono cosi', non trovi una buca neanche se ti porti una pala, proprio come da noi...
Qui in America si fa attenzione alle cose importanti, magari vedrai delle scale di attracco agli aerei un po' vecchiotte, poi farai caso a qualche mezzo tecnico datato, pero' tutto e' perfettamente efficiente, per esempio ci sono dozzine di defibrillatori dappertutto (non solo in aereoporto), roba che da noi quando ne mettono uno esce sul giornale con la foto del sindaco che lo inaugura...
Andiamo avanti, Tu scendi dal tuo aereo e ti trovi a percorrere un breve corridoio e poi una squallida scala mobile. Continui a camminare per un altro corridoio e se vuoi fai un salto alla toilette (cosa che io ho fatto). Finalmente arrivi al primo controllo dei passaporti. E' un grande stanzone con tantissime postazioni di controllo, aspetti il tuo turno e ti sottoponi al III grado: chi sei? da dove vieni? che lavoro fai? dove andrai ad alloggiare? perche'? quanti soldi hai appresso.... ecc. Per rispondere alle domande sull'aereo ti hanno consegnato un aiutino: la carta d'immigrazione, che i piu' diligenti l'hanno gia' compilata e non se la sono persa. In pratica devi rispondere a tutte le domande a cui hai gia' risposto per ottenere l'ESTA (il visto di cui vi ho gia' parlato qui).
Un poliziotto allora ti prendera' tutte e dieci le impronte delle mani con un sistema elettronico (prima le quattro della mano sinistra e poi il relativo pollice, poi si rifara' lo stesso con la mano destra), poi ti scatta una foto digitale e passi.
Fatto questo troverai subito la valigia sul nastro (baggage claim), nel caso l'avevate imbarcata, se avete solo il bagaglio a mano salterete questo passaggio.


Tutti contenti perche' avete trovato subito il vostro bagaglio girerete l'angolo e subito vi accorgerete che siete ancora a meta' dell'opera. Se avete il bagaglio piu' grande di un trolley ve lo faranno rimettere su un altro nastro, poi vi dovrete togliere le scarpe, la cinta e tutti gli oggetti metallici come se doveste partire (non vi preoccupate non vi siete sbagliati direzione).
Uscite da questo Karma tutti convinti di riprendere subito la valigia, quindi seguite la freccia con indicato "baggage claim" e scendete al piano terra...
Appena scesi di un piano troverete due metropolitane che vanno in direzioni opposte, sono automatizzate e senza conducente.
Vi guarderete intorno disorientati e penserete: 'ndo cacchio stanno i bagagli?
Se non siete pratici (come il sottoscritto), tornerete al piano di sopra e comincerete a cercare un cristiano qualsiasi che ti possa aiutare, appena sali trovi il bancone informazioni, quindi finalmente capisci perche' l'hanno messo proprio li. Il tizio/a ti spiega la situazione e tu rimani perplesso con la faccia da deficiente. Per quanto mi riguarda il mio inglese e' quello che e', inoltre non riuscivo ad accettare di aver capito che mi stava veramente dicendo che i bagagli che avevo lasciato a dieci metri di distanza erano stati catapultati ad un miglio circa da li... In pratica per riprenderli devi salire su quella dannata metropolitana fantasma, attraversare mezzo aereoporto e sperare di ritrovarli subito.
Insomma prendi la metro e scendi a "Ground Transportation-Baggage Claim".
Arrivi a destinazione e sali su un'altra scala mobile, ce l'hai quasi fatta e pensi solo al tuo bagaglio.
Se qualcuno ti e' venuto a prendere si trova proprio in cima a questa scala, in mezzo a centinaia di altri parenti ed amici, un caos come in tutti gli altri aereoporti del mondo.
Tu pero' sei ancora senza valigia e non pensi assolutamente ai tuoi parenti, sei convinto che se ancora non hai preso il bagaglio manca ancora un altro passaggio, vedi tutta quella gente ma non te ne frega niente di capirne il senso.
Vai all'ultimo nastro trasportatore ed aspetti un fottio di tempo (stavolta come in Italia) prima di vedere apparire il tuo valigione. Nel frattempo ti accorgi che il telefono cellulare funziona anche negli States e chiami chi ti e' venuto a prendere, riesci a comunicare con qualcuno e ti fai raggiungere li (qui si puo' fare perche' sei gia' fuori dall'area di controllo).
Facile no? Lo e' piu' di quanto sembri.
Mi raccomando non fate riprese in aereoporto perche' ve se magneno, qui non scherzano per niente.
Vi allego il video che qualche folle ha girato durante il percorso verso il Ground Transportation, tanto per farvi un idea, il video si trova su You Tube, se non lo hanno oscurato si vedra' ancora...
Heartsfield Jackson Atlanta International Airport: qui trovi altre informazioni.

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