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24 mar 2006

Libertà d'espressione e coscienza di voto

Due argomenti mi hanno oggi particolarmente colpito:
Da una parte la perdita delle libertà individuali dei cittadini dell'Est asiatico, dall'altra (più vicino a noi) la caccia ai voti degli indecisi con ogni mezzo immaginabile.
I due argomenti non hanno alcun legame logico, sono però due aspetti di culture diverse e spesso incompatibili, quella occidentale e quella orientale.
La conquista del suffragio universale è senza dubbio una delle più grandi conquiste dell'uomo, dalla sua introduzione ad oggi, per gli uomini, però, ha mostrato tutti i limiti di un'applicazione reale. Mi spiego meglio, oggi (parlo dell'Italia) il voto è un diritto di tutti i cittadini, si lascia però l'arbitrio di decidere se andare a votare o no. Naturalmente votare, anche se un dovere civico, non è obbligatorio. Si è formato così, nel tempo, il partito degli astensionisti, il luogo comune che raccoglie le persone che si disinteressano completamente delle sorti del Paese in cui vivono (poi magari protestano quando le cose non vanno, ma questa è un'altra storia). Gli astensionisti sono tanti, tantissimi, sicuramente troppi. Allora si cerca in tutti i modi di riportare l'interesse a recarsi alle urne o ad aumentare il numero degli elettori potenziali (vedi proposte di abbassare l'età minima degli aventi diritto al voto, il voto agli extracomunitari, il voto degli italiani residenti all'estero ecc.). L'ultima novità (almeno per me in quanto l'ho scoperta ora) è l'aiuto che viene da Internet per scoprire quale sia il partito che più corrisponde al tuo profilo personale...
Addirittura è stato creato un sito ad hoc ... "Chivotare", io ci sono stato ed ho fatto pure il test, il risultato me lo tengo per me, però devo dire che non è stato sorprendente (non c'era bisogno di fare il test). Naturalmente il test non si rivolge a quelli come me che a votare ci vanno, bensì al "popolo degli indecisi", a quelli che (secondo quanto ritenuto dai partiti) non vanno a votare perchè non sanno a chi mettere la "x" sulla scheda elettorale.
Secondo un mio modesto parere fra tutti quelli che non vanno a votare sono pochi gli indecisi, la realtà è che la gente è ormai stufa di essere presa in giro, ha perso la fiducia nei governi e nei candidati. La fiducia degli elettori deve essere riconquistata con i fatti non con gli artifici, la necessità del suffraggio universale è sacrosanta in quanto vittoria della libertà sulla tirannia, purtroppo la diabolicità dei poteri forti al governo (o dietro ai governi che si alternano) sta proprio nell'abilità di farci passare la voglia di esercitarla (in evidente contrasto con quanto appare in evidenza), e scusate se è poco...
Mentre da noi ci arrovelliamo su questi problemi, dall'altra parte del mondo fanno discutere le decisioni dei governi di Cina e Pakistan di porre censure su Internet. Dopo la chiusura di vari siti e blog che diffondevano notizie antigovernative si è passati a misure decisamente più drastiche come l'oscuramento dell'intero dominio Blogspot.com (quello che ospita anche Pinacomendia, tanto per intenderci), questo è accaduto in Pakistan.
Lo stesso accade anche a Cuba dove il dott. Guillermo Farinas (il cui nome completo è Guillermo Fariñas Hernández) ha fatto lo sciopero della fame e della sete dal 31 Gennaio fino al 10 Febbraio scorso (interrotto quasi in fin di vita dopo ricovero in ospedale) per conquistare il diritto negato ai cubani di avere un libero accesso ad Internet. Il governo cubano, nonostante dichiarazioni in altra direzione non sembra aver cambiato la propria posizione. Per dovere di cronaca rilevo che le informazioni in merito sono piuttosto contrastanti, qualcuno afferma che Farinas, lottando tra la vita e la morte, sta continuando la sua protesta silenziosa, vedi sito linkato sul titolo del post odierno.
Sono notizie che si commentano da sole, la cronaca della notizia passa in secondo piano, quello che dovrebbe entrare nelle coscienza di tutti sono i motivi che spingono uomini come Farinas sacrificare la propria vita per difendere un giusto ideale.
Non mi si venga a dire che lottare per la libertà d'espressione e di parola non sia un giusto ideale.
Per concludere mi vengono in mente le parole di una canzone:
...
Morir per delle idee
é molto interessante
per poco io non morivo
senza averne avuta alcuna
...
Fabrizio D'Andrè
Naturalmente mi auguro che il dott. Farinas non ci lasci la pelle, ma che, piuttosto, il regime di Cuba ripensi ad una restrizione così dura, almeno in merito alla libertà d'espressione e di parola.

18 mar 2006

Una casa pericolosa in Nicaragua

...Come la maggior parte delle bambine di otto anni del mondo, Beatriz Castillo ama ridere e giocare al salto della corda con le sue amiche. Ma al contrario della maggior parte delle bambine che sono cresciute in Paesi occidentali, Beatriz respira il tanfo di cibo deteriorato e di escrementi umani 24 ore al giorno, sette giorni la settimana.
Il quartiere della piccola, la comunità Walter Ferrety, si trova a circa un chilometro dal "El Fortrin," la discarica comunale di León, Nicaragua. León è la seconda città più grande del Paese. Una famiglia su quattro a Walter Ferrety vive nelle condizioni più rischiose e più pericolose. Circondata da pile di immondizia e sporcizia, la gente della comunità di Walter Ferrety non dispone di fogne o di acqua potabile; manca inoltre di un sistema di latrine adeguato. Oltre a tutto ciò, un adulto su due è disoccupato...
L'articolo che avete appena letto risale a 3 mesi fa, questo non ha però importanza, quello che conta è che argomenti simili non sono collocati nel tempo, sono storie che dovrebbero avere il sopravvento sulle altre notizie sempre aggiornate ed in esclusiva di cui tutti andiamo sempre affannosamente alla ricerca.
Se avete visitato il sito http://www.compassion.it, da cui ho tratto la notizia, avrete avuto modo di constatare che quando si ha la volontà e soprattutto la coscienza di fare qualcosa per cambiare il mondo si fa sempre un piccolo passo in avanti.
Il mio non è un invito a volersi lavare la coscienza adottando un bambino a distanza, ognuno è libero di fare le proprie scelte, ossia vivere la propria vita in una egoistica indifferenza riguardo ai mali del mondo, oppure nell'utopia che un proprio piccolo gesto può realmente cambiare la vita, non ad un singolo essere, ma a tutta l'umanità.

17 mar 2006

Antonella Cappabianca

Cari amici, nel post del 10/03 Vi avevo promesso di mostrare le immagini scattate dalla giovane fotografa, purtroppo non è facile reperire molto materiale in rete, daltronde non è un personaggio entrato nel circuito dei mass media (proprio come piace a noi pinacomediani).
Nel mondo dei blogger ho trovato chi ha parlato di lei ed ha postato due immagini, mi sembra giusto fornirvi i relativi link:
Simon Ryu: paesaggio con lago;
Imago Romae: stanza con primo piano di cane;
La raccolta completa delle immagini disponibili in rete è però stata pubblicata da Repubblica, che ha anche inserito la foto della stessa Antonella Cappabianca che va a cavallo, sono fotografie di paesaggi e "stati d'animo" raccontati con grande poesia;
La mostra della 27 enne di Latina è purtroppo terminata il 12/03/06.

16 mar 2006

Problemi tecnici

Purtroppo, a causa di alcuni motivi tecnici non è stato possibile postare messaggi per qualche giorno, ora è tornato tutto a posto.

Il piccolo Buddha è scomparso nel nulla

Kathmandu: Da 3 giorni non si hanno più notizie del giovane Ram, chi segue Pinacomedia sa che stiamo parlando del ragazzo che dal 15 maggio 2005 aveva iniziato la sua meditazione sotto un albero di Pipal.
Il fatto che più fa discutere è che il ragazzo era osservato giorno e notte da una folla di fedeli, che appostati ad una certa distanza, lo tenevano d'occhio con binocoli, cannochiali, ecc.
Nessuno invece sembra aver visto nulla del momento in cui Ram si è allontanato dal luogo su cui era seduto da più di 10 mesi.
Qualcuno teme che il ragazzo sia stato rapito, la versione più accreditata è che Ram si sia allontanato di sua spontanea volontà, magari insieme ad alcuni compagni (qualcuno di quelli che stazionavano costantemente nelle vicinanze manca, infatti, all'appello).
La notizia del piccolo Buddha aveva fatto il giro del mondo destando curiosità anche in noi che lo la stavamo seguendo.
Si leggeva che da qualche mese i commercianti di souvenir stavano facendo affari d'oro vendendo foto e gadgets ricordo di Ram ed altri articoli religiosi, viene da pensare che i Buddhisti più credenti abbiano rapito o "convinto" Ram ad allontanarsi da quello che ormai era diventato un luogo blasfemo, un pò come quando Gesù si adirò con i commercianti nel Tempio.
Staremo a vedere.

12 mar 2006

L'incredibile impoverimento dei valori della morale


Olanda: chi richiede il visto d'ingresso dovrà prima assistere alla proiezione di un filmato dove si vedono coppie di gay che si baciano e donnine seminude...
Paese che vai usanza che trovi. Dall'Olanda forse c'era da aspettarselo più che altrove (forse in Svezia?). Il via a questo tipo di "test" ci sarà da mercoledì 15 marzo, a partire da tale data il dvd, con il bacio gay e altre dimostrazioni di libertà civili e tolleranza sarà parte integrante di un test a cui saranno sottoposti cittadini e lavoratori stranieri che chiedono il visto d'ingresso nei Paesi Bassi.
Pronte le proteste, soprattutto della comunità Islamica, che legge nella nuova disposizione una provocazione troppo forte proprio nei loro confronti, quasi a volerne limitare l'ingresso nel paese dei tulipani.
Ci vuole poco a mettersi dalla parte di chi si oppone a tali sciagurate iniziative, centra poco l'essere mussulmani, cattolici o chissà cos'altro, nessuno, infatti, si dovrebbe arrogare il diritto di ledere alla morale di chicchessia.
L'Olanda, in questo caso, volendo mostrare a chi chiede l'ingresso nei propri confini di essere un paese tollerante di usi e costumi, in realtà ottiene, a mio modesto parere, l'effetto contrario: chi non la pensa come loro è in pratica "sconsigliato" a chiedere di vivere all'ombra dei mulini.
L'Olanda sta dimostrando, che oltre ad essere un paese che vive sotto il livello del mare ha una mentalità piuttosto "terra terra".

10 mar 2006

Il colore del buio


Si può essere ciechi dagli occhi ma ugualmente percepire il suono dei colori con il cuore.
Oggi ha attirato la mia attenzione la segnalazione di una mostra fotografica la cui autrice è cieca.
La mostra è visitabile, a partire da oggi, al Parco della Musica presso l'Auditorium di Roma.
Antonella Cappabianca ha 27 anni e non ha mai avuto la fortuna di vedere come quasi tutti noi. Al di là della meraviglia e dello stupore che una persona cieca dalla nascita possa essere apprezzata come fotografa, mi è sembrato estremamente poetica la sua ricerca artistica.
Non conosco personalmente l'autrice nè ho mai avuto il piacere di osservare le sue opere, ma leggete il pensiero dell'autrice:
La mia voglia di fare foto -scrive- non è un capriccio o una sfida al mondo delle luci e dei colori. Voglio che gli altri capiscano il mio linguaggio, fatto di tatto e di rumori, ma non voglio privarmi di conoscere il loro e, se possibile, di parlarlo. Quando faccio una foto, io parlo il linguaggio di chi vede ma dico cose mie, perché fotografo solo quello che mi garantisce un'emozione e che mi piacerebbe dire o far sentire agli altri.
Antonella ha iniziato l'esperienza di fotografa da appena un anno e già la notizia ha destato stupore e curiosità, ben vengano iniziative del genere perchè ci permettono di avvicinare mondi troppo spesso distanti.
La maggior parte dei visitatori che andranno a vedere la mostra sarà stata probabilmente rimasta colpita dal contrasto evidente che una persona cieca abbia scelto come linguaggio d'espressione un'artte prettamente visiva, è quindi la curiosità che una simile provocazione desta in tutti noi che farà da motore al successo della mostra.
Tornate su queste pagine e se sarà possibile vi mostrerò qualche immagine della mostra.

8 mar 2006

La pietra filosofale


Alla fine la natura, stanca di essere vituperata ed offesa, ha offerto all'uomo il sistema per produrre energia a bassissimo costo ed impatto ambientale "O".
Il significato del titolo è presto spiegato, l'alchimia studiava la possibilità empirica di trasmutare i metalli in oro, la scienza moderna, invece è riuscita a trasmutare i metalli in altre sostanze, non importa quali, nel processo di fusione nucleare si produce energia, tanta energia, almeno 1.000 volte quella impiegata per produrla.
Si tratta della tanto infangata Fusione a freddo di cui l'umanità ha improvvisamente sentito parlare nell'ormai lontano marzo 1989, grazie alla divulgazione degli esperimenti scientifici di Pons e Fleischmann.
L'incredibile popolarità della scoperta venne subito smorzata dai mass media e dalla scienza ufficiale che si affannò in fretta e furia a denigrare i due scienziati come impostori e ciarlatani, "La fusione nucleare è una bufala", solo questo, la maggior parte di noi si ricorda. Potenza dei mass media.
Ma la ricerca, a discapito dei numerosi ostacoli burocratici è andata avanti, si può dire con mezzi quasi di fortuna, fino ad arrivare a risultati certi e riproducibili, ancora a livello sperimentale, ma incoraggianti.
Se solo si riuscisse a creare interesse nella faccenda il gioco sarebbe fatto.
Improvvisamente, venendo al pettine i numerosi inconvenienti delle centrali nucleari classiche, quelle che sfruttano la fissione e producono notevoli quantità di pericolosissime scorie radioattive, la comunitò scientifica internazionale, quella ufficiale, si è ricordata dell'antica Bufala. Ebbene si, qualcuno si è ricordato che due scienziati pazzi e forse qualche loro seguace, era riuscito a poco prezzo a trasmutare elementi chimici in altri elementi. Miracolo, improvvisamente la fusione nucleare fredda funziona. Ma come, era una bufala, era troppo costosa, non poteva funzionare...
Grazie alla constatazione che trasmutare le scorie di cesio e di stronzio, ossia i loro isotopi radioattivi, è possibile, grazie alla fusione a freddo, improvvisamente si sono aperti nuovi orizzonti.
Ipocriti.
Comunque l'importante è che si è ricominciato a parlarne, il problema è, come sempre accade nella nostra società, è scattato subito l'interesse nel momento in cui si è intravisto la possibilità di continuare loschi traffici.
E si perchè aver trovato il modo di rendere innocue le scorie radioattive potrà essere usato come buon deterrente per continuare la proliferazione del nucleare cattivo, ossia le centrali a fissione, di cui si sa bene quale pericolo rappresentano (incidenti sempre possibili, vedi Chernobyl).
Anzichè investire nella economicissima fusione a freddo, i potenti vogliono continuare ed in alcuni casi riprendere a lucrare sul nucleare, ora hanno anche l'aiuto per smaltire le ingombranti scorie.
Sensibilizzare l'opinione pubblica con mezzi di fortuna, come quelli utilizzati da Pons e Fleischmann, è come fermare un elefante in corsa, a volte però basta un topolino...
per il post è stato preso spunto da articolo comparso sul sito de "Il Giornale" n. 20 del 25/01/06

7 mar 2006

Chi ricorda la fusione fredda?

Si perde ormai nella memoria il ricordo dell'annuncio senzazionalistico della notizia che si poteva produrre energia con una semplice ed economica fusione a freddo anzichè impiegando costosi e pericolosi reattori nucleari per produrre energia con la classica fissione nucleare. La fusione nucleare accettata e praticata dalla comunità scientifica ufficiale è solo quella "a caldo". Gli esperimenti di fusione nucleare classica, ossia producendo enormi ed incontrollabili quantità di calore (viene riprodotto lo stesso processo di fusione del Sole), hanno avuto, però, come sconfortante risultato quello di produrre energia solo per brevi istanti, per non rischiare l'incontrollabilità.
E la scoperta degli scienziati Pons e Fleischmann nel 1989? Che fine ha fatto? Possibile che dicessero solo fandonie?
Difficile trovare in Rete notizie aggiornate sull'argomento, come mai?
Eppure, come è stato in seguito alla scoperta dimostrato da altri scienziati, continuare la ricerca aprirebbe interessanti scenari nella produzione di energia a basso costo e soprattutto non inquinante.
Una bella puntata della trasmissione televisiva italiana "Report", su Rai TRE, mercoledì 24 settembre 1997 alle 23.00 del 1997, cercò di riaprire l'interesse sull'argomento. A distanza di 9 anni, almeno in Italia, è rimasto un grido nel vuoto, anzi c'è chi, a dispetto del referendum conclusosi con la vittoria del NO! al Nucleare, ha avuto il coraggio di dire: "bisogna tornare a parlare del Nucleare senza tabù."
Per scoraggiare gli esperimenti sulla fusione a freddo tutta la "scienza ufficiale" si è subito affannata a dire che continuare tali esperimenti  era antieconomico e poco producente, assolutamente falso, esperimenti (non finanziati dalla politica) hanno invece avuto successo spendendo pochissime risorse, Jean Louis Naudin, nel suo sito aperto nel 2003 lo spiega in modo abbastanza esauriente.

4 mar 2006

Shoah: binario 21

Forse qualcuno di Voi si sarà accorto che nella colonna di sinistra sono elencati una serie di link, si tratta degli indirizzi di siti di amici o che mi hanno particolarmente colpito.
Quello che attualmente è l'ultimo, "Shoah: binario 21", merita sicuramente di essere visitato.
Esistono persone che, parallelamente a chi raccoglie testimonianze dell'orrore che si scatenò durante gli anni del nazismo, cercano di propagandare idee opposte, si definiscono i "revisionisti".
Questi signori hanno la pretesa di studiare ed insegnare la storia cambiandone la sostanza (anche se si affannano a spiegare che non è così).
I revisionisti non negano che nei campi di concentramento siano morte centinaia di migliaia di persone, semplicemente affermano che, tanto per cominciare, vi siano stati molti meno di 6.000.000 di ebrei uccisi e cremati che i vincitori della guerra propaganderebbero da 60 anni, queste persone sarebbero morte (secondo quanto affermano i revisionisti) per cause naturali dovute alle malattie ed agli stenti provocati dal crudele trattamento subito nei campi di concentramento ma che mai e poi mai si trattò di un piano studiato a tavolino per perpetrarne il sistematico sterminio.
FOLLIA PURA!
"La storia viene scritta dai vincitori", vorrei vedere il contrario, vorrei anche capire chi è l'arbitro che stabilisce chi sia il vincitore di una guerra, vince chi ha subito meno perdite? Allora per 60 anni non abbiamo ancora capito chi ha vinto realmente la guerra.
La guerra non si vince e non si perde, la guerra è un tunnel che corre verso l'abisso, dall'abisso si può uscire solo se si cessa di uccidere.
La guerra la vince chi sopravvive, è normale che poi si scrive ciò che si ricorda o che ci sembra giusto ricordare, non avere mai ricordi del genere, quella si, sarebbe la vittoria più grande.

3 mar 2006

Cucina spagnola e politica francese...

Cari amici ingordi ecco l'introduzione di un nuovo tipo di post... l'angolo delle ricette culinarie.
colgo l'occasione da un'e-mail appena ricevuta e ve la ripropongo in lingua originale:

LA NOTICIA GASTRONÒMICA
EP(S), Domingo 26-02-2006
(O cómo preparar uno de los postres más sibaritas, ahora sin miedo a
engordar, según la nueva dieta "molecular"...)
'Mousse' molecular de chocolate
Para 4 personas:
75 gramos de claras de huevo
75 gramos de fructosa
40 gramos de lecitina de soja granulada
80 gramos de agua
100 gramos de chocolate negro de buenísima calidad
Un chorreón de aceite de oliva y unas escamas de sal

Montar las claras a punto de nieve y añadir la fructosa. Disolver la lecitina en el agua templada hasta que se convierta en una crema homogénea y sin grumos. Fundir el chocolate (al baño aría o en el microondas, unirlo a la lecitina de soja y, cuando esté a unos 36º C, mezclarlo delicadamente con las claras a punto de nieve, con movimiento envolvente para conservar la estructura de la espuma.
Presentación. Servir la espuma fría, en copas o en rodajas, al gusto, con unas gotas de aceite de oliva y unas lascas de sal. Explicación del experimento. Aquí se utiliza otra propiedad de la lecitina de soja: producir espuma. La lecitina favorece la formación de burbujas de aire en el agua interponiéndose entre el aire y el agua (espuma), mientras que en caso de emulsión la lecitina forma burbujas de aceite en agua interponiéndose entre el aceite y el agua. Esta espuma es más fina, densa y duradera que la del detergente, pero no dura demasiado tiempo, por lo que a nuestra mousse de chocolate le añadimos clara de huevo, que es la parte del huevo que contiene las proteínas. Sin embargo no se necesitan las yemas (que contienen grasa) ni mantequilla o nata para que resulte una mousse cremosa. Así se consigue aligerarla en calorías. La preparación no sólo resulta más ligera, sino que si bebe un vasito de agua después de la mousse, notará cómo se limpian las papilas y el paladar de otras grasas presentes en el plato. (Receta basada en el libro "La ciencia en los fogones, historia, ideas, técnicas y recetas de la cocina molecular italiana", de Davide Cassi y Ettore Bocchia, ed. Trea).
La mia intenzione era quella di aprire l'argomento di discussione sulle nuove linee di tendenza del governo francese in merito all'assurda ipotesi di schedare i modelli comportamentali dei bambini di tre anni.
Si avete letto bene, in Francia si sta studiando la possibilità di aprire dei veri e propri dossier sui bambini aggresivi e violenti così da poter mettere in guardia dai loro possibili comportamenti "criminali" in età adulta.
No coment.
Ho preferito pubblicare una ricetta di cucina perchè mi mancavano le parole per commentare una simile idea, sono comunque sconcertato e preoccupato, forse tornerò a parlarne su queste pagine.